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atto quinto 133

strapparvi un guanto alla più vil cortigiana, e con tal pegno di favore toglier d’arcione il più valente aggressore.

Boling. Dissoluto e distemperato: pur fra i suoi vizi scerno qualche lume di virtù che età più matura può sviluppare. Ma chi viene? (entra Aumerle correndo)

Aum. Dov’è il re?

Boling. Che vuol nostro cugino? Che annunzia tal commozione dipinta sui suoi occhi arrovellati?

Aum. Iddio salvi Vostra Grazia. Supplico per avere un momento di conferenza solo con voi.

Boling. Ritiratevi tutti. (escono Percy e i lordi) Ebbene, amato cugino?

Aum. (inginocchiandosi) Le mie ginocchia rimangono attaccate alla terra, e la mia lingua al mio palato, se voi non mi perdonate prima ch’io mi rialzi o parli.

Boling. Il fallo è egli commesso, o è solo nell’intenzione? Se non è consumato, per quanto odioso sia, per guadagnare la tua amicizia nell’avvenire, io ti perdono.

Aum. Permettetemi di chiuder le porte, onde alcuno non entri prima ch’io vi abbia detto tutto.

Boling. Sia fatto il tuo desiderio. (Aum. chiude la porta)

York. (dal di dentro) Mio sovrano, sii cauto; difendi te stesso, perocchè ti sta dinanzi un traditore.

Boling. (sguainando la spada) Scellerato, mi assicurerò di te.

Aum. Rattieni la tua mano vendicatrice; non hai motivo alcuno di temere.

York. (dal di dentro) Apri la porta, sii cauto, re temerario: non potrò io per amore dite rivelarti un tradimento infame? Apri la porta, o io l’atterrerò. (Boling. apre la porta; entra York)

Boling. Che vi è, zio? Parla; riprendi lena; dinne quanto sia vicino il pericolo, perchè ci possiamo apprestar ad affrontarlo.

York. Leggi questo scritto, e conoscerai quello che la stanchezza mi impedisce di dirti.

Aum. Ricordati, leggendo, della tua promessa: io mi pento; non veder dunque il mio nome costà; il mio cuore non è confederato colla mia mano.

York. Lo era, scellerato, anzichè la tua mano avesse segnato il foglio. — Re, io strappai quello scritto dal seno del traditore; è la paura, non l’amore che ingenera il suo pentimento: non commiserarlo, per tema che la tua pietà non alimenti un serpe che ti trafiggerà il petto.

Boling. Oh odioso atto, oh audace cospirazione! Oh leal padre