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ATTO QUINTO
SCENA I.
Londra. — Una strada che conduce alla Torre.
Entrano la Regina e le sue Signore.
Reg. È per questa via che passerà il re: ecco il cammino che conduce a quella Torre, che Giulio Cesare eresse per mia sventura. È nel suo seno di pietra che il mio sposo condannato è mandato prigioniero dall’orgoglioso Bolingbroke. — Riposiamoci qui, se questa terra ribelle ha ancora un macigno su cui possa adagiarsi la sua vera regina! (entra il re Riccardo colle guardie) Ma taciamo; chi che io vegga.... o piuttosto no.... nondimeno guardiamo. — Miralo, sposa sfortunata, onde la pietà ti compenetri tutta, e inondare tu il possa colle lagrime di un tenero e fido amore. Oh tu, imagine dell’antica Troia, tu, mappa di onore, tomba del re Riccardo e non Riccardo, tu, splendida dimora, perchè debbe la sventura dall’acuto artiglio albergarsi in te, quando il trionfo è divenuto l’ospite di una vile casipola?
Ricc. Non aggiungere altro dolore, bella donna, a quello che mi preme, se non vuoi vedermi morire di subito. Impara, amica mia, a non più considerare nella nostra antica fortuna che un sogno gradevole, di cui non ci resta al risvegliarci che lo stato in cui siamo. Ho giurato, mia vezzosa, di essere l’amante dell’infame necessità; e fra lei e me è corso un patto di vivere in pace fino all’ultim’ora. — Ritirati in Francia e va a racchiuderti in qualche asilo religioso. Convien che una vita pia e santa ci faccia ottenere in un altro mondo quella corona che l’abuso dei nostri dì ci fece perdere in questo.
Reg. Oh! l’anima del mio diletto Riccardo si è ella dunque affralita come la sua persona e il suo viso? Bolingbroke t’ha egli rapita anche la ragione? Ti ha egli usurpato col trono il cuore? Il leone moribondo si agita tuttavia e col suo piede strazia, in difetto del suo nemico, il seno della terra, furioso di vedersi domato. E tu, subirai tu la tua pena senza resistenza? Come fanciullo che si punisce, baderai la verga che ti percuote? Lambirai con vile umiliazione la mano furiosa che ti opprime, tu, che un leone sei e unico re della foresta?