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118 vita e morte del re riccardo ii

sono ad esserne istruita! Oh! tu non mi servi che per ultima, perocchè sai che sono io che debbo conservare più lungo tempo nel mio seno la tua dolorosa puntura. — Venite, mie amiche; andiamo a trovare a Londra il re di Londra nell’infortunio. — Oh Cielo! sono io nata perchè il mio dolore accresca i trionfi del superbo Bolingbroke! — Giardiniere, per avermi annunziate queste disastrose novelle, auguro alle piante che coltivi di non prosperar mai.     (esce col suo seguito)

Giard. Povera regina! Se da ciò dipendesse che tu fossi meno infelice, vorrei che la mia arte andasse soggetta ad ogni tua maledizione. — Qui cadde una delle sue lagrime, e qui pianterò un ramo di sensitiva, erba di grazia e di commiserazione; in questo luogo fra breve il germoglio crescerà, monumento solenne dei pianti di una Sovrana.     (escono)