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40 il re giovanni

sensi contro i piaceri di questa terra, che non vi trovo più che obbrobrio e desolazione.

Pand. Prima che una malattia sia guarita, nell’istante stesso in cui la salute ritorna, è allora che la crise è più violenta, e il male che stava per abbandonarci ci si fa sentire più aspro. Che perdeste voi dunque, perdendo la battaglia?

Luig. La gloria, il piacere e la felicità di tutta la mia vita.

Pand. Sì, se guadagnata l’aveste. Ma quando la fortuna vuol colmare de’ suoi doni un mortale, essa comincia dall’atterrirlo con uno dei suoi sguardi più minaccevoli. È il re Giovanni che ha fatta una perdita immensa, mentre si crede glorioso di una ricca conquista. — Fremo pensandovi. — Siete forse dolente perchè Arturo è prigioniero?

Luig. Tanto dolente, quanto Giovanni è lieto d’averlo in poter suo.

Pand. Il vostro senno è giovine, come la vostra età. Ascoltatemi, e vi parlerò con ispirito profetico: il solo soffio della mia bocca abbatterà tutti gli ostacoli, e vi appianerà la via, che deve guidarvi a un trono. Uditemi: Giovanni si è impossessato di Arturo: finchè il sangue scorrerà per le vene di quel fanciullo, è impossibile che l’usurpatore pericolante respiri in pace. Uno scettro rapito con illegittima mano è sempre posseduto come fu acquistato, in mezzo alle commozioni e ai terrori; ed egli che si sente sopra lubrica base s’atterrà senza dubbio per mantenervisi a tutti i mezzi più vili. Ora, perchè Giovanni possa sostenersi, è necessario che Arturo cada: avvenga dunque ciò, perchè è impossibile che non avvenisse.

Luig. Ma in che mi avvantaggerò io per la caduta del giovine Arturo?

Pand. Voi potete in nome di Bianca, vostra sposa, pretendere a tutto ciò che Arturo reclamava.

Luig. E perder tutto e in un la vita, come fe’ Arturo.

Pand. Come giovine e vergine siete in mezzo a questo vecchio mondo! Giovanni s’adopera per la vostra fortuna, e i tempi vi soccorrono, e cospirano con voi. Ei vorrà assicurarsi il suo potere versando sangue legittimo, e non troverà che una sicurezza dubbia e crudele. L’odioso delitto raffredderà il cuore dei suoi sudditi e agghiaccierà il loro zelo; essi afferreranno con giubilo la prima opportunità per metter fine alla sua tirannia, nè vi saranno giorni tempestosi, naturali esalazioni per l’aere, avvenimenti comuni che mutati non vengano in segni forieri, in presagi sinistri, in voci di Cielo che annunzino chiaramente la sua prossima vendetta sul tiranno.