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22 | il re giovanni |
ostacolo? Se tu non lasci la nostra autorità in pace a regnare infino all’Oceano, la nostra potenza, uscendo dal suo letto naturale, si spanderà come torrente furioso sulle tue rive.
Re Fil. Inghilterra, tu non hai in questa tremenda giornata salvata una sola goccia di sangue di più della Francia. Tu ne hai anzi sparso davantaggio, e giuro per questa mano, imperatrice della terra dominata da questo clima, che prima che deponghiamo queste armi, che la giustizia ci ha fatto prendere, ti farem mordere la polvere, o si conterà un re fra gli estinti; e l’istoria, annoverando le perdite di questa guerra, porrà fra i nomi, quello di monarchi confusi dalla strage colla folla dei morti volgari.
Fil. Oh Maestà! a quale altezza ascendi allorchè il sangue regio s’infiamma! Ora la morte arma d’acciaio la sua bocca atroce; le spade dei soldati le sono denti e artigli; e nella gioia di questa orribile festa ella si pasce della carne palpitante degli uomini, finchè durano indecise le contese dei sovrani. — Perchè questi due eserciti si rimangono così immobili? Gridate loro: strage! e tornatevene sulla pianura sanguinosa, potentati eguali di forze, di successi e di furore. Allora la distruzione dell’uno cementi la pace dell’altro; ma fino a quel punto battaglia, carnificina e morte!
Gio. Quale dei due partiti riconoscono i cittadini?
Re Fil. Parlate, cittadini, in nome dell’Inghilterra; chi è il vostro re?
1° Citt. Il re d’Inghilterra, allorchè l’avrem conosciuto.
Re Fil. Riconoscetelo in noi, che sosteniamo qui i suoi diritti.
Gio. In noi, che siamo i nostri proprii rappresentanti, possessori della nostra persona, della nostra presenza, d’Angers, e di voi.
1° Citt. Un potere maggiore del nostro, o re, si oppone alle vostre pretese; e finchè esse non cessino di essere dubbie ci staremo colle nostre incertezze chiusi in queste impenetrabili mura, dominati dai nostri timori, salvochè i nostri timori dissipati non siano dalla superiorità di un sovrano incontestabile.
Fil. Pel Cielo, questa plebe di Angers, vi schernisce, monarchi; sicura sui suoi baluardi come sopra un teatro, da cui contempla avidamente e segua le vostre ruine. — Re, lasciatevi guidare dai miei consigli. Imitate i ribelli di Gerusalemme. Siate amici per poco, e scagliate entrambi su di questa città i folgori riuniti del vostro furore. Da oriente e da ponente, la Francia e l’In-