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334 timone di atene


SCENA II.

La stessa.

Entrano Flavio ed altri Senatori.

Flav. È invano che cercate di parlare a Timone. Ei si è talmente racchiuso in sè, che, di tutti quelli che han volto umano, me è il solo ch’ei possa amare.

Sen. Conducine alla sua caverna; abbiam promesso agli Ateniesi di parlargli, e vogliamo compiere il nostro ufficio.

Sen. In circostanze simili gli uomini non si accordano sempre. È il tempo e il dolore che hanno prodotta in lui tanta mutazione; il tempo, offrendogli con mano prodiga le gioie dei suoi primi amici, può far rivivere l’antico uomo. Conducine alla sua grotta, avvenga quel che potrà.

Flav. Eccola. — La pace e il contento regnino in questa luogo! Timone! nobile Timone! Esci, e parla a questi amici; gli Ateniesi inviano verso di te due dei più rispettabili membri del loro Senato; tu parla ad essi; nobile Timone (entra Timone).

Tim. Sole, che conforti, ora abbrucia! — Parlate, e siate maledetti: ad ogni verità che direte, vi venga un malanno: ad ogni menzogna, un’ulcera nella gola.

Sen. Degno Timone....

Tim. Di niuno più che di uomini che vi rassomiglino, o che voi di Timone.

Sen. I Senatori di Atene ti salutano valente uomo.

Tim. Li ringrazio, e vorrei in ricambio mandar loro una seconda peste, se potessi di essa disporre.

Sen. Dimentica un’ingiuria di cui noi stessi sentimmo afflizione. I Senatori di consenso unanime ti richiamano ad Atene, e ti destinano alcune dignità vacanti.

Sen. Essi confessano che la loro ingratitudine verso di te fu grande, e spinta troppo oltre. Il popolo stesso, che di rado riconosce le sue ingiustizie per ripararle, sente, col bisogno che egli ha del soccorso di Timone, l’indegnità del suo procedimento, e implora il tuo aiuto. È esso che ci manda verso di te per attestarti il suo pentimento e offrirti ricompense molto maggiori dell’offesa. Mercè l’amore, i beneficii e gli onori accumulati sopra il tuo capo, si cancelleranno tutte le orme dell’antica offesa, e l’amistà di tutti, coprendoti di doni, farà di te un monumento eterno di riconoscenza.