Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1858, III-IV.djvu/27

16 il re lear

rato figliuolo. — Verrò in potere, diverrò grande... Ora, o Dei, schieratevi sotto il vessillo dei bastardi!1 (entra Glocester)

Gloc. Kent in tal guisa bandito! e il re di Francia, che parte sdegnato! Lear, che s’allontana privo d’autorità, e solo cogli inutili addobbi del trono! Il mondo torna al caos... Edmondo, quali novelle?

Edm. Nessuna; così piaccia a vossignoria. (facendo opera per nascondere la lettera)

Gloc. Perchè vi affannate tanto, onde nascondere quella lettera?

Edm. Non so di alcuna lettera, milord.

Gloc. Che foglio stavate leggendo?

Edm. Nulla, milord.

Gloc. Nulla? E a che dunque riporlo? Le qualità del nulla non occorre vengano nascoste. Lasciate ch’io vegga. Orsù! se nulla è, non abbisognerò di lenti per contemplarlo.

Edm. Ve ne supplico, signore, perdonatemi: è una lettera di mio fratello, che non per anche percorsi interamente: e, da quanto ne ho letto, penso che non è bene che la veggiate.

Gloc. Datemi quella lettera, signore.

Edm. Male opererò, o ritenendola, o dandovela. Il contenuto, lo conosco, è riprovevole.

Gloc. Vediamo, vediamo.

Edm. Spero, per giustificazione di mio fratello, ch’ei scrivesse ciò solo per far esperienza di me.

Gloc. (legge) Questo rispetto per la vecchiaia, e per le leggi bizzarre del mondo, amareggia la più bella parte della nostra vita, e tien lungi da noi le ricchezze, finchè cresciuto a dismisura il numero dei nostri anni, ne è tolto di goderle. Comincio a sentirmi stanco di questa noiosa e pazza schiavitù, che ne sobbarca al giogo della tirannica decrepitezza, il cui impero è fondato non sulla sua potenza, ma sulla nostra imbecillità che lo tollera. Vieni da me, che di ciò ti terrò più lungo discorso. Se mio padre volesse dormire finchè io lo risvegliassi, tu godresti per sempre della metà de’ suoi redditi, e vivresti amato assai dal tuo fratello Edgardo. — Oh!... una cospirazione!... Dormire finchè io lo svegliassi tu godresti della metà de’ suoi redditi... Mio figlio Edgardo!... egli ebbe una mano per scrivere queste parole? un cuore e un cervello per dettarle, per sopportarle?... Quando vi venne questo foglio? chi ve lo recò?

  1. Allusione, dice Warburton, alle lascivie degli Dei Pagani, che fecero altrettanti eroi di tutti i loro figli spurii.