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atto terzo | 245 |
e il Reno... Ma dinne, adisti che Antonio abbia sofferta alcuna perdita in mare?
Shy. Questo pure è un tristo negozio, egli è un fallito, un prodigo, che non ardisce più mostrarsi sul Rialto; e nondimeno il miserabile soleva fare lo zerbino in quel luogo. Ma attenda ai suoi impegni: e mi chiami usuraio. Attenda a’ suoi impegni: egli che soleva prestar denaro per carità cristiana... attenda a’ suoi impegni.
Salar. Son ben sicuro che se anche nol potesse, tu non gli vorresti prendere la carne: a che ti gioverebbe?
Shy. Ad adescare i pesci: e se a null’altro giovasse, varrebbe a satollare la mia vendetta. Egli mi ha disonorato e nociuto per un mezzo milione; ha riso delle mie perdite e de’ miei guadagni, si è fatto beffe della mia nazione, mi ha rotto i contratti, mi ha intepiditi gli amici, mi ha infiammati i nemici; e tutto ciò perchè? Perchè sono un ebreo. Un ebreo non ha forse occhi? Un ebreo non ha forse mani, membri, visceri, dimensioni, sensi, affezioni, passioni? Non si nutre egli forse collo stesso cibo, non rimane ferito dalle stesse armi, non va soggetto alle medesime infermità, non è sanato dai medesimi mezzi, riscaldato e assiderato dal medesimo inverno ed estate, come un cristiano? Se voi ne pungete, non mandiam noi forse sangue? Se ne solleticate, non ridiam forse? Se ne avvelenate, forsechè non moriamo? E se ne offendete, non dovremmo vendicarci? Poichè siamo simili a voi in tutto il resto, vogliamo esser simili anche in questo. Ove un ebreo insulti un cristiano, qual’è la carità di questo? La vendetta. Ove un cristiano offenda un ebreo, come deve comportarsi l’ebreo con tale esempio? Vendetta, vendetta. Porrò in pratica le lezioni che mi avete date, e se posso supererò i maestri. (entra un domestico)
Dom. Signori, il mio padrone è a casa, e desidera parlare con entrambi voi.
Salar. Abbiamo tanto corso per trovarlo. (entra Tubal)
Sal. Viene un altro della tribù: un terzo pari a costoro non si rinverrebbe, a meno che il diavolo non si facesse giudeo. (esce con Salar. e il Dom.)
Shy. Ebbene, Tubal, quali novelle di Genova? Hai tu trovata mia figlia?
Tub. Ho udito molto parlare di lei dovunque andai, ma non potei trovarla.
Shy. Che, che, che, che, che! Ella mi ha rubato un diamante che mi costò due mila ducati a Francoforte. La maledizione non