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238 il mercante di venezia


Graz. Signor Antonio!

Ant. Vergogna, vergogna, Graziano; dove son gli altri? Battono le nove; tutti i nostri amici vi aspettano. Non vi saranno mascherate questa sera. Il vento s’alza e Bassanio s’imbarcherà fra poco: ho mandato almeno venti persone a cercarvi.

Graz. Ne godo; nulla più desidero, che di partire questa notte. (escono)

SCENA VII.

Belmont. — Un appartamento nella casa di Porzia.

Squillo di corni. Entra Porzia col principe di Marocco e il seguito d’entrambi.

Por. Si sollevino le cortine e si mostrino gli scrigni a questo nobile principe. — Ora fate la vostra scelta.

Mar. Il primo è d’oro, ed ha questa scritta: chi mi sceglie, otterrà quello che molti desiderano; il secondo è d’argento, e dice, che chi lo elegge avrà quanto merita. Il terzo è di grave piombo e porta un’iscrizione degna di lui: chi mi prende convien dia ed arrischi tutto ciò che ha. Come mi comporterò io in questa mia elezione?

Por. L’uno dei tre, mio principe, contiene il mio ritratto, e se voi lo sciegliete vi appartengo insieme con lui.

Mar. Qualche nume determini la scelta mia! Vediamo. Vuo’ rileggere le iscrizioni. Che dice questo scrigno di piombo? Chi mi prende convien dia ed arrischi tutto ciò che ha. Convien dia... Perchè? Per un po’ di piombo? Arrischiar tutto per un po’ di piombo? Questo scrigno minaccia; non si arrischia tutto che per la speranza di grandi avvantaggi: una nobile mente non si lascia cattivare da sì basse mostre. Non vuo’ nè dare, nè arrischiar nulla per un vil piombo. — Che dice lo scrigno d’argento col suo virgineo colore? Chi mi elegge otterrà quanto merita. Quanto merita? Fermati, Marocco, e pesa il valor tuo con equa mano. Se tu giudichi del tuo prezzo dall’opinione che hai di te, meriti abbastanza; ma abbastanza non basta per ottenere sì vaga donzella. E inoltre sarebbe viltà il disprezzarsi. Quanto merita! In verità è appunto questa fanciulla: ed io la merito per nascita e per ricchezze; per le mie grazie e pei pregi dell’educazion mia; ma più che tutto la merito per il mio amore. Che avverrà se non vo più lungi e scelgo qui? Ma leggiamo anche una volta la scritta d’oro: chi mi sceglie otterrà ciò che molti desiderano. Questa