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232 il mercante di venezia


Lan. Infatti, alla breve e alla lunga io servo l’ebreo, e desidererei, come mio padre sta per esplicarvi.....

Gob. Il suo padrone ed egli (col rispetto di vossignoria) sono appena cugini.....

Lan. Per esser brevi, la verità è che l’ebreo, avendomi fatto oltraggio, è cagione, come il mio genitore vorrà chiarirvi, essendo come io spero un vecchio.....

Gob. Ho qui un piatto di piccioni che darei a vossignoria; e la mia preghiera sarebbe.....

Lan. La richiesta è impertinente, come vossignoria conoscerà da questo onesto vecchio; e sebbene io lo dica, sebbene vecchio, nondimeno, il pover’uomo è mio padre.

Bas. Uno solo parli. — Che volete?

Lan. Servirvi, signore.

Gob. Ecco che cosa è.

Bas. Ti conosco, e la tua dimanda è appagata. Shylock, tuo padrone, mi parlò oggi, e ti ha fatto progredire, se un progresso è il lasciare il servizio di un ricco ebreo per divenire domestico di un povero gentiluomo.

Lan. Il vecchio proverbio è benissimo diviso fra il mio padrone Shylock e voi, signore: voi avete la grazia di Dio, ed e’ ne ha la sostanza.

Bas. Ottimamente detto: va, padre, col tuo figliuolo: prendi congedo dal tuo vecchio padrone, e richiedi della mia dimora. — Dategli una livrea (ai suoi del seguito) più bella di quella de’ suoi compagni: abbiate cura di ciò.

Lan. Padre, entriamo. — Non posso prender servizio, no..... non ebbi mai lingua nella testa. — Bene (guardando la palma della sua mano); se v’è alcun uomo in Italia che abbia una più bella tavola, osi giurarlo sopra gli evangelii. — Farò fortuna; quest’è una bella linea di vita! Questa una bella seguenza di mogli. Oimè me! quindici mogli è un nonnulla; undici vedove e nove pulcelle è quanto basta ad un onest’uomo. Poi sfuggir tre volte il rischio d’annegarsi e pericolar della vita sopra un letto di piume: tutto ciò non è che felicità! Bene; se la fortuna è una donna è però una femmina buona. — Padre, venite; prenderò commiato dall’ebreo in un batter d’occhio. (esce col vecchio Gobbo)

Bas. Te ne prego, buon Leonardo, pensa a questo: comprati, e distribuiti per ordine quegli oggetti, torna tosto perchè stassera darò una festa ai miei migliori amici: affrettati, va.

Leon. Tutti i miei sforzi saranno fatti per ben secondare le rostre intenzioni. (entra Graziano)