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atto terzo 121


Bot. Convien che proferiate il nome dell’attore, e che mostriate la metà del suo volto traverso al collo del leone stesso; e convien ch’egli parli, e dica presso a poco così: «Signore, o belle signore, desidererei, richiederei o vi supplicherei che non temeste, che non tremaste, perocchè io rispondo della mia vita colla vostra. Se credete ch’io venga qui come leone, credereste ch’io volessi porre a rischio la mia esistenza. No, un leone non sono; sono un uomo come gli altri». E allora per provarlo dica il suo nome, e annunzi apertamente ch’è Snug il legnaiuolo.

Quin. Sta bene, si farà così. Ma vi sono due altre cose difficili; la prima, d’introdurre il chiaro di luna in una camera, perchè ben sapete che Piramo e Tisbe s’incontrarono al chiaro di luna.

Snug. Splenderà la luna la sera della nostra rappresentazione?

Bot. Un lunario, un lunario! Guardate all’almanacco; trovate il chiaro di luna, trovate il chiaro di luna.

Quin. Sì, quella notte splenderà.

Bot. Allora potete lasciare aperta una finestra della camera in cui recitiamo, e la luna vi passerà per mezzo.

Quin. Sì, oppure uno può venire con un fascio di spini e una lanterna, e dire che viene per figurate o sfigurare il personaggio di chiaro-di-luna. Ma vi è un’altra cosa: dobbiamo avere un muro nella camera, perchè Piramo e Tisbe, dice la storia, cianciavano fra i crepacci di una muraglia.

Snug. È impossibile portare un muro sulla scena. Come si può fare, Bottom?

Bot. Qualcuno può far da muro, e salverà l’illusione quando gli si dia sopra una intonacatura di calcina o di gesso: egli terrà le dita delle mani aperte, e fra esse potranno cicalare quanto vogliono Piramo e Tisbe.

Quin. Posto riparo a ciò, tutto il resto va a dovere. Giù, assidetevi tutti, figli delle vostre madri, e riandate le vostre parti, Piramo, cominciate, e quando avrete detto il vostro discorso, andate dietro a questa siepe, e. così facciano tutti gli altri. (Puck entra senz’essere veduto)

Puck. Qual gente da corda è dunque cotesta che scorrazza così vicino al luogo in cui dorme la bella Titania? E’ recitano? Sarò uno degli spettatori: un attore anche forse, se me ne viene destro.

Quin. Parla, Piramo: Tisbe, fatti innanzi.

Pir. Tisbe, fiore dagli odiosi aliti dolci.....

Quin. Dagli odori amabili e dolci.