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362 | antonio e cleopatra |
Giaci tu estinta? Abbandonando così rapidamente il mondo, sembri dirgli ch’ei non merita un addio.
Car. Apritevi, dense nubi, e scioglietevi in pioggia; ond’io possa gridar che i numi stessi piangono!
Cleop. Questo esempio mi accusa di viltà. — Se ella entra prima in Eliso e anzi me incontra Antonio dalla diva chioma, ei l’interrogherà sulla mia sorte, e le darà quel bacio ch’io non cederei per la felicità degli immortali! Vieni, rettile omicida; (all’aspide che si attacca al petto) l’aguzzo tuo dente squarci con un sol morso tutta la trama della mia vita. Su, povero rettile, adirati, e compi l’opera tua. Deludi i disegni del superbo vincitore, onde resti scornato e vergognoso della sua stolta speranza.
Car. Oh stella d’Oriente!
Cleop. Taci, taci. Non vedi il lattante che ho sul petto? Non vedi come s’addorme suggendo la sua nutrice?
Car. Oh, morte! morte!
Cleop. Dolce come balsamo, molle come aere, gentile come... Oh Antonio!... te ancora prenderò (prendendo un altro aspide che si attacca a un braccio) A che qui rimarrei... (cade sopra un letto e muore).
Car. In questo odioso mondo?... Addio dunque. — Oh morte, tu puoi ora vantarti di possedere una bellezza che non ha avute eguali sul globo! Begli occhi, astri di luce, chiudetevi, ne più due pupille sì piene d’amore contempleranno l’aureo carro di Febo! La vostra corona è scomposta; io l’ordinerò, e quindi solleverò un canto. (rientrano le guardie correndo)
1a Guard. Dov’è la regina?
Car. Parlate sommesso, non la destate.
1a Guard. Cesare ha mandato...
Car. Messaggero troppo lento. (si attacca un aspide) Oh vieni, presto, affrettati: comincio a sentirti.
1a Guard. Avvicinatevi, olà! Non tutto è bene: Cesare è ingannato.
2a Guard. Vi è Dolabella che vien per Cesare; chiamatelo.
1a Guard. Che opera è cotesta? Carmiana, sta ciò bene?
Car. Sì, bene sta, e cosa onesta fu in principessa scesa da tanti re... Ah soldato!... (muore) (entra Dolabella)
Dol. In quale stato sono costoro?
2a Guard. Tutto è morte.
Dol. Cesare, i tuoi timori si sono avverati: tu vieni a vedere l’atto funesto che cercasti di prevenire con tanta cura. (dal di dentro: Fate via a Cesare) (entra Cesare e seguito)