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344 | antonio e cleopatra |
tradito, mi ha precipitato nel fondo dell’abisso. Oh Ero, Ero! (entra Cleopatra) Ah lungi da me, larva celeste!
Cleop. È forse il mio signore sdegnato contro la sua amante?
Ant. Dileguati, o ti darò il tuo guiderdone, e funesterai il trionfo di Cesare. Vivi, perch’ei t’incateni, e ti mostri in spettacolo al popolo di Roma; va a seguire il suo carro in mezzo ai dispregi pubblici, e a mostrare in te a tutti gli occhi il maggiore obbrobrio del tuo sesso. Esposta sarai agli sguardi del vulgo come mostro strano lo è per qualche vil obolo... Ah possa allora la paziente Ottavia deformarti il volto colle unghie che si lascierà crescere per la vendetta. — (Cleop. esce) Ben facesti ad andartene, se un bene è il vivere per te. Ma ti saresti avvantaggiata, spirando sotto la mia rabbia. Con un colpo il mio furore t’avrebbe salvata da mille morti. — Ero, olà! — La veste di Nesso mi circonda. — Ispirami tu, Alcide, mio illustre antenato, ispirami la tua rabbia divina, allorchè lanciavi Lica in seno alle nubi1, e prestami quelle mani robuste che palleggiavano la tua enorme clava, onde mi distrugga da me. L’infida deve morire; ella mi vendè al fanciullo romano, ed io soccombo vittima delle sue trame. Ella morrà. — Ero, ove sei? (esce)
SCENA XI.
Alessandria. — Una stanza del palazzo.
Entrano Cleopatra, Carmiana, Iras e Mardiano.
Cleop. Aiutatemi, donne! Oh egli è più furioso che nol fosse Aiace, frustrato dello scudo d’Achille; e il cinghiale di Tessaglia non si mostrò mai più minaccioso.
Car. Venite alla tomba di Tolomeo. Chiudetevi sotto quella vôlta, e mandategli a dire che siete morta. L’anima non si separa dal corpo con maggior dolore che l’uomo dalle sue grandezze.
Cleop. Sì, andiamo a quel monumento. — Mardiano, va a narrargli che mi son data la morte. Digli che l’ultima parola che ho proferita fu il nome di Antonio, e fagli, te ne prego, un racconto che lo possa intenerire. Parti, Mardiano, e torna per dirmi come avrà ricevuta la tua notizia. — Andiamo al monumento. (escono)
- ↑ On the horns of the moon; sui corni della luna.