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atto primo 297

quanto posso col mio sincero pentimento; la mia leale confessione non m’invilisce, nè mai io separerò la mia potenza dal mio onore. È vero che Fulvia, per farmi uscire d’Egitto, vi mosse guerra; ed io che n’era, senza saperlo, la cagione, ve ne porgo tutte quelle scuse a cui il mio onore può discendere.

Lep. Ei favellò nobilmente.

Mec. Piacciavi di non spinger più lungi questa spiegazione sui vostri mutui torti. Dimenticategli interamente, per ricordarvi che la necessità delle attuali cose vi grida ad entrambi di perdonare.

Lep. Saviamente consigli, Mecenate.

Enob. O almeno copritevi per ora del vostro mutuo affetto, e quando non udirete più parlar di Pompeo, allora riprendete le vostre arringhe, chè avrete tutto l’agio di farlo.

Ant. Tu non sei che un soldato: taci.

Enob. Avevo quasi obbliato che la verità deve tacere.

Ant. Perdi il rispetto a quest’assemblea; infrena la lingua.

Enob. Su dunque, proseguite, io divengo mutolo.

Ces. Il succo della sua riflessione non condanno; solo mi spiace la forma che le diede. Noi non possiamo restare amici, essendo così poco concordi sulle condizioni e su i mezzi d’estinguere tutte le nostre offese; nondimeno, se conoscessi un vincolo abbastanza forte per tenerci strettamente legati, percorrerei l’universo per ottenerlo.

Agr. Permettetemi, Cesare...

Ces. Parla, Agrippa.

Agr. Tu hai dal lato materno una sorella, la bella Ottavia; il grande Antonio è ora vedovo.

Ces. Non dirne altro, Agrippa; se Cleopatra ti udisse, ti rimprovererebbe con ragione la tua temerità.

Ant. Non sono ammogliato, Cesare: lasciatemi udire Agrippa.

Agr. Per stringere fra di voi una perpetua amicizia, per fare di voi due fratelli, e unire i vostri cuori con nodo indissolubile, conviene che Antonio sposi Ottavia: la di lei bellezza merita il più illustre degli uomini; le sue virtù e le sue grazie sono al disopra d’ogni espressione. Un tale imeneo distruggerà tutte quelle piccole diffidenze, che ora vi sembrano sì gravi, tutti quei timori che vi conturbano, e intraveder vi fanno alti pericoli. Ora, i più piccoli indizi vi paiono incontestabili verità, e allora le stesse verità non saran più pei vostri occhi che menzogne. La tenerezza di lei per entrambi vi avvincerà l’uno all’altro, e le cattiverà il cuore di quanti vi amano. Perdonate alla proposta