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atto secondo | 55 |
Macbeth. Se fossi morto un’ora prima di questo avvenimento, avrei vissuto una vita felice; imperciocchè da questo istante non vi sarà più gioia per me al mondo. Tutto è finito; esausta è per me la coppa dell’esistenza, e solo la feccia mi rimane da tracannarne.
(entrano Malcolm e Donalbano)
Donalbano. Che avvenne?
Macbeth. Vivete e l’ignorate? La sorgente del vostro sangue è inaridita; la pietra angolare di questo regno crollò.
Macduff. Il real vostro padre mori assassinato!
Malcolm. Dio! e da chi....?
Lenox. Dagli ufficiali che vegliavano presso le sue stanze, secondo ogni sospetto. Le mani, i volti ed i pugnali di coloro tutti intrìsi di sangue, nonchè i loro occhi smarriti, bastarono pur troppo a rivelare i colpevoli.
Macbeth. Ah! perchè nell’ira mia trafissi loro il cuore?
Macduff. Voi gli uccideste? e perchè?
Macbeth. Mal dov’è l’uomo ch’esser possa in pari tempo savio e sdegnoso, riposato e fervido, leale e insensibile! II mio braccio, invasato com’io era di zelo, si ribellò all’impero della ragione. Qui stava l’infelice Duncano adagiato, livido il seno e la faccia di sangue rappreso, che parea invocar distruzione e mina sul mondo... Là immoti pendevano i suoi assassini, brutti di macchie, sicure rivelatrici del loro delitto... Ah! qual uomo a quella vista potea trattenersi? qual uomo fornito d’un cuor generoso non sarebbe stato spinto in quell’istante a vendicarlo?
Lady Macb. Oh! soccorretemi; io manco....!
Macduff. Abbiate cura di lei; allontanatela.
Malcolm. (a Donalbano). Perchè tacciam noi? Un tal silenzio puote farne accusare.
Donalbano. Oh! e che potremmo dire in luogo dove la morte, agli agguati fra l’ombre, può d’improvviso avventatisi sopra ed atterrarne? Fuggiamo, fuggiamo da quest’ospizio sconsacrato; tempo verrà poscia per ispandere le trattenute lacrime.
Malcolm. È dare sfogo ad un dolore operoso ed ardente.
Banquo. Rientriamo per ora, signori, nelle stanze che ci vennero assegnate; e, riparato che avremo ai disordini del nostro vestito, uniamoci di nuovo per indagare nei misteri del terribile avvenimento occorso, e scoprirne, s’è possibile, gli autori. Per me, io mi sto sotto la salvaguardia onnipossente del Dio dell’innocenza; e, in questa fidando, combatterò sino agli estremi contro lo sconosciuto autore di questo delitto.
Macbeth. E così farò io.