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234 | cimbelino |
Reg. Sire, l’ultima volta che l’ho veduta, ella mi ha pregato di scusare presso di voi la sua profonda solitudine, alla quale dice di esser forzata dall’indebolimento di sua salute, supplicandomi acciò v’inducessi a riguardare con occhio compassionevole il suo stato: le gravi bisogne di corte mi avevano fatto dimenticare la sua preghiera; non gliene vogliate dunque dar carico.
Cimb. Chiuse le sue stanze! e invisibile già da alcuni giorni! Cielo, non fare che i miei sospetti si avverino! (esce)
Reg. Figlio, seguite il re.
Clot. Quell’uomo che le è affezionato, quel vecchio Pisanio, anch’egli è invisibile già da due giorni!
Reg. Accompagnate il re. (Cloten esce) Pisanio ebbe da me un liquore... e prego il Cielo che la sua assenza derivi dall’averne assaggiato... Ma ella dove può essere andata? forse, presa da disperazione o da amore, è fuggita in traccia del suo diletto Postumo? Certo s’incammina alla morte o al disonore; e sì l’uno che l’altra torna egualmente propizio al mio intento: se è fuggita, a mio senno dispongo di questa corona; se morta... (Cloten rientra) Ebbene, figliuol mio?
Clot. La sua fuga è sicura: presto! andate dal re: egli è in preda a tutta la collera, e nessuno osa appressargli.
Reg. Bene sta: possa questa notte d’angoscia privarlo del dimani! (esce)
Clot. Io l’amo e l’odio ad un tempo, perchè è bella e degna del trono, e possiede più vezzi ella sola, che tutte le altre donne insieme. Sì; accoppiando a lei quante altre bellezze sono sparse quaggiù, ella tutte le vince; ed è per questo ch’io l’amo: ma d’altra parte i suoi dispregi per me, i suoi favori per quel vile Postumo oscurano a’ miei occhi le doti del suo ingegno, offuscano ogni sua perfezione, indi mi sento incitato all’odio e alla vendetta, avvegnachè l’ingiuria... (entra Pisanio) Chi è là? chi sei tu? vieni oltre... Ah vile mezzano! dov’è la tua signora? rispondi, o ti mando fra gli estinti.
Pis. Oh mio buon signore!
Clot. Dov’è la tua signora? Per Giove, non tel chiederò tre volte, astuto scellerato! o ti strapperò dal cuore questo segreto, o ti strapperò il cuore per ricercarvelo. Parla! sarebbe ella con Postumo? con quel vile, con quel codardo, con quell’uomo di fango?
Pis. Oimè, mio signore, come può ella essere con lui? da quanto tempo partì di qui? egli è a Roma.
Clot. Ella, ella dov’è, sciagurato? vieni; appressati di più; non inutili indugi; appagami tosto: che è avvenuto di lei?