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glio, sdegno, capriccio, maldicenza, incostanza, tutti i vizi infine che hanno un nome, e che l’inferno conosce, tutti hanno radice nella donna soltanto. Nè esse sono pure costanti nelle colpe; ma continuamente le avvicendano, lasciandone una vecchia per una nuova. Ah! vo’ bandire al mondo i loro difetti, che detesto e maledico! vo’ scrivere e gridare contro di loro!... e sento che è un odiarle veramente il pregare il Cielo che loro conceda tutto quello che possono desiderare; avvegnachè a farne strazio più siano efficaci i loro sfrenati appetiti, che tutti i demoni insieme.

(esce)