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212 | cimbelino |
incomincia a levarsi; i suoi cavalli s’abbeverano alle sorgenti, da cui si attigne la rugiada dei fiori; e le pratelline appena dischiuse lasciano travedere i loro occhi d’oro. Oh svegliati, svegliati, mia dolce amica! svegliati insieme con quest’odorosa famiglia!»
Clot. Basta; andatevene: se alla bella dilettarono i vostri suoni terrò in gran conto la vostra musica; se poi rimase insensibile, questa sarà colpa del suo orecchio, cui nè l’armonia degli strumenti, nè la melodiosa voce dell’eunuco potranno correggere mai. (i suonatori escono; entrano Cimbelino e la Regina)
2° Lord. Il re si avvicina.
Clot. Sono lieto di non essermi coricato ieri sera: così mi trovo in pie’ per tempo. — Il re, come padre, non può che approvare l’omaggio da me offerto a sua figlia. — Salute a Vostra Maestà e alla graziosa mia madre!
Cimb. Siete dunque sempre alle porte di questa figlia ribelle? nè mostrerassi ella mai?
Clot. Ho assalito il cuore di lei coll’incanto della musica; ma essa non si è pur degnata di prestarvi attenzione.
Cimb. L’esilio del suo amante è troppo recente; colei non l’ha ancora obbliato: ma aspettate anche un poco; e la memoria dell’uomo indegno si cancellerà dal suo cuore, ed ella si piegherà ad amarvi.
Reg. Molti ringraziamenti voi dovete al re, che nulla lasciò intentato onde muovere Imogène ad esservi propizia. Continuate le vostre istanze presso di lei, cogliete il momento opportuno; e le sue ripulse aumentino il vostro ardore: mostratevi affettuoso, sottomesso ai suoi voleri, e non le disobbedite se non quando v’impone d’allontanarvi; su di ciò soltanto dovete essere insensibile.
Clot. Insensibile io? è impossibile. (entra un Messaggere)
Mess. Con vostra licenza, Maestà: sono arrivati ambasciatori da Roma; e Caio Lucio è con essi.
Cimb. Un valoroso: e benchè venga apportatore di nemiche proposte, vo’ riceverlo con tutte le dimostrazioni di stima. Valga questo a mostrargli la riconoscenza ch’io debbo ai suoi servigi. — Figlio mio, dopo che avrete salutata la vostra principessa, venite a raggiungerci: avremo mestieri di voi per ricevere questa ambasciata. — Regina, andiamo.
(escono tutti, eccetto Cloten)
Clot. Se la trovo alzata, le dirò qualcosa; ma se no, dorma a suo senno, e sogni finchè le piace. — Con vostro permesso... olà!