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196 | cimbelino |
rare che alcuna donna d’Italia non lo avrebbe indotto a tradire il mio amore e l’onor suo, e accomandatogli di unirsi a me nelle comuni preghiere allo spuntare del dì, alla metà della notte ed al meriggio (in perocchè a quelle ore io prego il Cielo per lui); prima che avessi saputo ricambiargli il bacio della partenza, che volevo porre fra due parole d’amore, mio padre sopravvenne; e, come il tirannico vento del nord, che uccide i fiori non peranco dischiusi, la sua presenza agghiacciò sulle nostre labbra ogni impeto di tenerezza. (entra una Dama)
Dama. La regina, signora, desidera che Vostra Altezza le tenga compagnia.
Imog. (a Pisanio) Affrettatevi ad eseguirei miei ordini: io andrò dalla regina.
Pis. Obbedisco, signora. (escono)
SCENA V.
Roma. — Un appartamento nella casa di Filario.
Entrano Filario, Jachimo, un Francese, un Olandese e uno Spagnuolo.
Jach. Credetelo, signore: l’ho veduto, ancor giovinetto, in Brettagna, e tutti presagivano in lui quelle virtù che oggi lo fanno grande: ma io poteva riguardarlo senza sorpresa, e noverare tutte le sue doti senza commozione.
Fil. Voi ricordate un tempo, in cui egli non era ancor fornito di tutte quelle virtù che rendono illustre un uomo.
Franc. Ma io l’ho veduto in Francia; e in compagnia di tali che fissar potevano il sole con occhio fermo al pari di lui.
Jach. L’aver condotta in isposa la figlia del suo re accresce, non ne dubito, di molto la sua fama; e i pregi della sua donna lo rendono maggiormente pregevole.
Franc. Anche il suo bando...
Jach. Sì, anche il suo bando, ed il suffragio degli amici della principessa, i quali, vestendo i colori di lei, hanno debito di compiangere quel doloroso divorzio; tutto, dico, riesce meravigliosamente ad esaltar Postumo: perchè è ben duopo sostener l’onore della scelta d’Imogène, a cui, senza ciò, mal si perdonerebbe di essersi data in braccio ad uno sposo privo di ricchezze e di titoli. Ma come mai, Filario, vien egli adesso presso di voi? dove stringeste amicizia con lui?
Fil. Io e suo padre abbiamo militato insieme; e a suo padre