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184 coriolano


Auf. A ciò io veniva. Bandito pel suo orgoglio, è corso in mia casa ad offrire il capo alla mia spada, ed io l’ho accolto, e fatto compagno alla mia fortuna; ho lasciato libero sfogo a tutti i suoi desiderii; gli ho concesso di scegliere i miei migliori soldati per compiere i suoi disegni; ho altamente contribuito alla sua grandezza, mentr’ei mi riguardava superbo, come se io fossi stato un ufficiale volgare.

Cosp. Così di fatto si comportò; l’esercito ne rimase stupito: e, per ultimo, allorchè era fatto arbitro di Roma, e intendevano non meno al bottino che alla gloria...

Auf. Sì, per ciò sentir debbe la forza del mio braccio. Per alcune lagrime menzognere di una donna, egli ha venduto tutto lo sparso sangue, e tutte le fatiche della nostra grande impresa. Per ciò debbe morire, e la sua caduta rinnoverà la mia gloria. Ma udiamo! (suoni di trombe al di dentro e grida di popolo)

Cosp. Voi siete rientrato nella vostra città natale come un semplice corriere, senza che alcuno v’abbia fatto onore; ed ei torna fra un nembo d’acclamazioni che intronano l’aere.

Cosp. E quello stupido popolo, di cui egli ha uccisi i figli, si affatica e divien roco per celebrare le sue glorie!

Cosp. In ricompensa, ad opportuno momento, prima ch’ei si spieghi, e si propizii le turbe co’ discorsi, provi il vostro ferro; noi vi seconderemo. Allorquando giacerà sulla terra, voi narrerete la sua istoria come più vi converrà; e la vostra arringa seppellirà il suo corpo e le sue lodi.

Auf. Cessiamo dai discorsi. Ecco i Padri dello Stato.

(entrano i Padri)

Tutti i Padri. Siate il ben tornato nella nostra città!

Auf. Questo non meritava; ma, degni Senatori, avete letto lo scritto che v’inviai?

I padri. Sì.

Pad. E quella lettura ci costernò. Le colpe che avevam da rimproverargli prima, potevano, credo, facilmente dimenticarsi; ma finire quando avrebbe dovuto cominciare, sperdere il frutto de’ nostri apparecchi di guerra, facendo ricader su di noi tutto il peso di essa, e segnare un trattato con Roma quando Roma si arrendeva, questo è un delitto a cui non è alcuna scusa.

Auf. Ei s’avvicina; ora l’udrete voi stessi, (entra Coriolano a suon di trombe e a bandiere spiegate; la folla lo segue)

Marz. Salvete, nobili Volsci! ritorno vostro soldato, e reco un cuore non più tocco dall’amor di patria, che nol fosse quando uscii di questa città. Io vi sono sempre devoto e son parato ad