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atto quinto | 183 |
convocate tutte le tribù: ringraziate gli Dei; accendete fuochi di allegrezza, come in giorno di trionfo; spargete di fiori la loro via; superate colle vostre grida di riconoscenza le ingiuste grida che bandirono Marzio; richiamate colle vostre acclamazioni il figlio alla madre; gridate tutti: Salute, illustri Romane! grazie vi siano rese!
Tutti. Grazie, grazie, vi siano rese.
(alto squillo di trombe; escono in trionfo)
SCENA V.
Anzio. — Una piazza.
Entra Tullo Aufidio e seguito.
Auf. Ite; dite ai nobili dello Stato che sono giunto; porgete loro questo scritto; e dopo che l’avran letto, pregateli di radunarsi al Foro, dove confermerò, dinanzi ad essi e al popolo raccolto, le verità esposte nel foglio. Quegli ch’io accuso è già entrato in città per questa porta, e intende comparire dinanzi all’assemblea popolare, sperando aonestare con parole la sua condotta. Affrettatevi. (esce il seguito; ed entrano tre o quattro cospiratori del partito d’Aufidio) Siate i benvenuti.
1° Cosp. Qual è lo stato del nostro generale?
Auf. Quello d’un uomo a cui i benefizi son divenuti infesti, e che muore vittima della propria generosità.
2° Cosp. Nobile generale, se persistete nel disegno a cui avete voluto associarci, noi vi redimeremo dal pericolo che vi minaccia.
Auf. Non posso darvi alcuna risposta; ci comporteremo secondo troveremo il popolo disposto.
3° Cosp. Finchè saranno crucci fra Marzio e voi, il popolo ondeggierà incerto; ma la caduta dell’uno renderà il superstite erede di tutto il suo favore.
Auf. Lo so; e il mio disegno per trovar motivo d’abbatterlo è ben maturato. Io lo rialzai nella sua sventura, e posi il mio onore a statico della sua fede. Egli, così colmo di grazie, ebbe ricorso all’adulazione per ingrandire la sua nuova esistenza; carezzò e sedusse i miei amici; e per questa sola veduta ha, per la prima volta, piegato il suo carattere, che conosciuto era stato sempre innanzi per feroce, indipendente, indomabile.
3° Cosp. Allorchè brigava per ottenere il consolato, fu quella inflessibilità che glie lo fece perdere.