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atto terzo | 145 |
su di voi se veramente son tale qual mi vedeste dinanzi al nemico.
Men. Marzio, deponete la spada. Tribuni, allontanatevi per brevi istanti.
Br. Arrestatelo.
Men. Fermati, Marzio, fermati — Voi tutti, Senatori, Cavalieri, giovani e vecchi, soccorretelo!
Citt. Morte al traditore! morte al traditore! (segue la mischia, in cui il popolo è posto in fuga dai nobili).
Men. Ite, tornate alla vostra casa, partite, allontanatevi di qui; o tutto sarà stato indarno.
1° Sen. Fuggite.
Marz. Non temete: uguale è il numero de’ nostri amici e dei nostri nemici.
Men. Oh! a tanto estremo verremo?
1° Sen. Gli Dei nol vogliano! mio nobile amico, te ne prego, parti; lascia a noi soli il carico di trattar questa causa.
Men. È una ferita che voi non potete sanare. Ve ne supplico, allontanatevi.
Com. Venite, signore, venite con noi.
Marz. Vorrei che i barbari fossero (come sono, sebbene in Roma abbiano stanza), non Romani; nè Romani possono dirsi, quantunque nati in vicinanza del Campidoglio.
Men. Marzio, partite; non ispandete in vane ingiurìe il vostro nobile corruccio; aspettate tempi migliori.
Marz. Io vorrei solo atterrare quaranta di quei vili.
Men. Io pure ne prenderei per mia parte una coppia dei più avventati; sì, piglierei i due tribuni.
Com. Ma ora, Marzio, mal v’apponete riguardando un caduco vecchio; e il coraggio è stimato pazzia, quando lo si adopera contro cosa che vacilla e cade. Volete ritirarvi di qui, prima che il popolo ritorni? Il suo furore, come folgore sospeso, scoppia alla fine, e atterra tutto che gli si oppone.
Men. Vi prego, partite; vedrò se il mio antico spirito sarà bene accolto da questa moltitudine, che non ne ha molto. Conviene trovar modo per sedare questo tumulto.
Com. Venite. (esce con Marzio)
1° Sen. Egli ha per sempre distrutta la sua fortuna.
Men. Marzio è di natura troppo nobile per il nostro mondo volgare: ei non saprebbe adular Nettuno per ottenere il suo tridente, nè Giove per disporre della sua folgore. La sua bocca è il suo cuore; tutto che il suo spirito concepisce, convien che la