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atto secondo | 135 |
esteriori che li captavano, e imiterò il fare dei cortigiani perfidi e ingannatori. Pregovi dunque, perch’io possa divenir console.
4° Citt. Speriamo trovare in voi il nostro amico, e con questa speranza vi diamo il voto di cuore.
3° Citt. Riceveste molte ferite pel vostro paese?
Marz. Non ve ne farò certi mostrandovele. Godo d’aver ottenuto il vostro suffragio, e non voglio importunarvi di più.
Entrambi i Citt. Gli Dei vi colmino di felicità: quest’è il nostro desiderio. (escono)
Marz. Dolcissime voci!... Meglio varrebbe morire, morire d’inedia, che domandar sì vilmente la ricompensa dovuta al valore. Perchè sono io qui coperto di questa odiosa veste, e ridotto a mendicare il favore degli ultimi degli uomini, io che non ho alcun bisogno di essi? È il costume; tutto che il costume vuol da noi, noi lo dobbiamo fare. Lasciate che la polvere s’accumuli per anni ed anni; il tempo l’assoderà, e i venti non potran più sollevarla: l’errore aggiunto del pari all’errore, creerà montagne che la verità non potrà varcare mai più. Anzi che recitar così la parte del mentecatto, abbandoniamo il primo posto e il supremo onore a chi vorrà far l’insensato... Ma a metà sono della via; e poichè tanto feci, tolleriamo anche un poco, e compiam l’opera. (entrano tre altri Cittadini) Ecco voti novelli. Datemi la vostra voce. Per ottenerla ho combattuto, ho vegliato nei campi, ho ricevuto due dozzine di ferite, e forse più. Io stetti a diciotto battaglie; molte cose piccole e grandi compii per voi. Datemi il vostro voto. Intendo esser fatto console.
5° Citt. Egli ha operato nobilmente e non v’è uomo onesto di cui non debba ottenere il suffragio.
6° Citt. Onde sia console; e gli Dei lo facciano lieto, e amico sempre al popolo.
Tutti i Citt. Così sia, così sia. Gli Dei ti salvino, console valoroso. (escono)
Marz. Oh degne voci! (rientra Menenio con Bruto e Sicinio)
Men. È trascorso il tempo stabilito; i tribuni vi assicurano i voti del popolo. Non vi rimane più che da rivestirvi delle insegne della vostra nuova dignità per tornare al Senato.
Marz. È tutto finito?
Sic. Vi siete conformato al costume. Il popolo vi riceve, e si adunerà per confermare la vostra elezione.
Marz. Dove? al Senato?
Sic. Là appunto, Coriolano.
Marz. Muterò veste?