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116 | coriolano |
plebei... (e tribuni essi avranno?... Peste li colga!...) topo non evitò mai gatto con tanto ardore, com’essi fuggivano dinanzi a ciurme volsce, e più vili anche di loro.
Com. E come poteste trionfare?
Marz. Tempo è questo da racconti? Nol credo... Ov’è il nemico? Siete voi sicuri del campo di battaglia? Se poi nol siete, perchè restarvi inoperosi prima di divenirlo?
Com. Marzio, combattemmo con isvantaggio, e ci ritirammo con prudenza, onde assicurare l’esito del nostro disegno.
Marz. Qual è l’ordine della battaglia? Sapete da qual lato sieno poste le loro schiere elette?
Com. Credo che il loro avanguardo si componga d’Anziati, i migliori dei loro gregarii: questi guida Aufidio, su cui riposano le speranze del nemico.
Marz. Ve ne scongiuro in nome di tutte le guerre da noi guerreggiate, in nome del sangue che versammo insieme, in nome dei voti che abbiamo fatto d’esser sempre amici, mandatemi tosto contro Aufidio e i suoi Anziati, e non sperdiam l’occasione fra indugi inutili. Empiamo l’aria di dardi, e di baleni di spade; non trascuriamo quest’ora, che i Numi ci porgono.
Com. Meglio amerei veder condurvi a un bagno salutifero, e veder fasciar le vostre ferite; ma non mai vi ricuserò quel che mi dimandate. Scegliete voi stesso fra questi prodi quelli che potranno meglio assecondarvi.
Marz. Io scelgo coloro, che son più volonterosi. Se alcuno è fra di voi (e colpa sarebbe il dubitarne), che ami sul suo volto il rossore di cui è tinto il mio; che tema meno pe’ suoi dì, che pel suo onore; che reputi una bella morte preferibile ad una vita vergognosa, e diliga più la patria che se stesso; un tal soldato solo, o insiem con altri, se consorti ha in sì nobili sentimenti, brandisca come me la sua spada, e segua Marzio (grido generale; tutti alzano le spade) Oh! di me, di me solo fatevi arma: se queste mostre son vere, chi è fra di voi che non valga quattro Volsci? non alcuno che oppor non possa al prode Aufidio scudo fermo come il suo. Vi ringrazio tutti, amici; ma non debbo scegliere che un picciol numero; gli altri serbino il loro coraggio pei combattimenti che sorverranno. Andiamo; venite con me: quattro dei più ardenti di voi riceveran tosto un mio comando.
Com. Ite, valorosi compagni; non obbliate quanto ora prometteste, e dividerete con noi i frutti di questa guerra. (escono)