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atto primo 105

vantaggio. Ma orsù, apprestate i vostri bastoni e le vostre clave; Roma combatterà contro i topi che la dilaniano. Una delle parti inghiottirà il tosco. — Salute, nobile Marzio. (entra Caio Marzio)

Marz. Vi ringrazio. — Quali nuovi torbidi son questi, insensati plebei, cui rode incessante una scabbia d’inferno?

Citt. E’ sempre ne rivolge detti cortesi.

Marz. Colui che detti cortesi ti rivolgesse, sarebbe adulatore al disotto d’ogni abborrimento. Che chiedete voi, disprezzevole razza, cui nè guerra, nè pace contenta? L’una vi atterrisce, l’altra vi fa ribelli. Chi di voi può fidarsi? Lioni vi si crede, e non siete che timidi daini: volpi vi si immagina e non siete che paperi. Voi non offrite maggior sicurezza, no, d’un carbone acceso sul ghiaccio, o d’un granello di grandine al sole. La vostra virtù sta nell’innalzare chi si sottomise al delitto, nel deprimere quegli che amò la giustizia. Chi merita onori si cattiva il vostro odio; e le vostre affezioni rassomigliano agli appetiti inordinati di un infermo, che desidera sol quello che vale ad accrescere il suo tormento. Colui che riposa sul vostro favore, nuota con pinne di piombo, o fa opra d’abbattere la quercia coi giunchi. Razza sciagurata! fidare in voi? Ogni minuto vi cangia, e ad ogni minuto vi si vede esaltar colui che aborrivate, deprimere quegli di cui vi facevate ghirlanda. — Qual è il motivo che vi fa gridare, in varie parti della città, contro il nobile Senato, che, dopo gli Dei, dovrebbe inspirarvi riverenza, e senza di cui vi divorereste gli uni cogli altri?... (a Men.) Che cosa chiedono?

Men. E’ chieggono grano al prezzo che loro piace, perocchè essi dicono che la città n’è provvista.

Marz. Morte li colga!1 Essi dicono? E dalla predella del loro focolare presumono sapere quel che accade in Campidoglio? chi sorge a grandezza, e chi declina? e congetturare le nostre alleanze, i nostri maritaggi, e far trionfare, come lor meglio talenta, le parti che amano, o abbatter quelle che loro spiacciono fino al disotto delle loro scarpe rattoppate? Dicono vi è grano abbastanza? Dimenticassero una volta i nobili la loro bontà, mi lasciassero usar la spada; e vorrei far coi cadaveri d’alcune migliaia di questi schiavi tal catasta; che potesse appena raggiungerne la cima la punta della mia lancia.

Men. Costoro son pressochè contriti; e sebbene sia grande la loro insolenza, pure vedete come vi passano vilmente dinanzi. Ma ve ne chieggo, che dimandano gli altri ammutinati?

  1. Hang’em! Appiccateli.