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che politico quella che vien così bistrattata; la testa di qualcuno che forse si credeva atto ad ingannare lo stesso Iddio. Di’, non è questo possibile?

Or. È possibile, signore.

Am. O di un Cortigiano che sapeva recitare tutte le mattine buon giorno, mio signore! Come sta Vostra Altezza? Forse anche di tale chi vantava il cavallo del suo amico allorchè gliele voleva dimandare; non può essere anche così?

Or. Sì, mio signore.

Am. Ah sì, certamente; ed ora appartiene a monsignor Verme, scarna, deforme e mutilata dalla vanga brutale di un becchino! Accadono in questa terra strani rivolgimenti, se occhi abbastanza buoni avessimo per vederli! Quelle ossa son dunque di sì poco prezzo, che servir debbano a’ trastulli di un miserabile?.. Le mie fremono pensandovi.

Bec. (canta) «Una vanga, una vanga e un lenzuolo disteso; una fossa nella terra, e basta ad un tal ospite».

(getta in aria un altro cranio)

Am. Eccone un altro. Sarebbe forse il cranio di un avvocato? Dove son ora le sue cabale, le sue sottigliezze, i suoi sofismi? Perchè permette che questo crudele gli trinci così la testa colla sua zappa infangata? Perchè non gli muove piato per vie di fatto? Oimè! era forse invece un gran trafficatore di terreni, colle sue obbligazioni, le sue cauzioni, i suoi laudemii, i suoi patti di ricupera. Ecco a che si ridusse tutta la sua avidità: a raccoglier dal sepolcro un cranio pieno di polvere! Le sue cauzioni e doppie cauzioni non gli assicureranno adunque di tutti i suoi contratti che uno spazio della lunghezza e della larghezza di due cedoloni? I titoli di tutte le sue compere starebbero a mala pena nel suo sepolcro, nè il suo erede ne conserverà dì più.

Or. Neppure un pollice, signore.

Am. La pergamena non si fa colla pelle del montone?

Or. Si fa, signore; ed anche con quella del vitello.

Am. Ebbene, più stupidi di quegli animali sono coloro che fondano la loro felicità sopra un volume di esse. — Vo’ parlare a quell’uomo. — Di chi è questa fossa, marraiuolo?

Bec. Mia, signore... (canta) «una fossa nella terra, e basta ad un tal ospite».

Am. Credo infatti che sia tua perchè vi stai dentro1.

  1. È qui e in quello che segue un giuoco di parole che versa nella somiglianza dei due verbi to lye, giacere e to lye, mentire.