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MACBETH




ATTO PRIMO




SCENA I.

Una vasta e sterile pianura.

Fra gli scrosci del tuono e al chiarore dei lampi compariscono tre Streghe.

1a Strega. In qual dì, o compagne, ci uniremo? In dì di pioggia, di folgori, o di tuono?

2a Strega. Allorchè un tal tumulto (1) non sarà più inteso, e la battaglia perduta sarà guadagnata.

3a Strega. Ciò accadrà prima che tramonti il sole.

1a Strega. E in qual luogo?

2a Strega. Nelle vicinanze del bosco.

3a Strega. Voliamo adunque incontro a Macbeth.

(s’ode una voce che le chiama)

1a Strega. Vengo, vengo, Grimalkin! (2).

Tutte le Streghe in una volta. Padocke (3) chiama: eccoci; andiamo. La bellezza è orrenda per noi, la deformità amabile (4); innalziamoci fra la nebbia e l’aria agli uomini mortale.

(le Streghe scompaiono)

  1. Allude alla guerra che guerreggiavano allora Macbeth e Banquo generali di Duncano re di Scozia, contro una fazione nemica a questo re. Vedi per ciò lo scozzese cronista Ettore Boezio.
  2. Nome di vecchio gatto grigio, di cui la superstizione degli Scozzesi avea fatto un genio.
  3. Accenna a rospo di schifosa grossezza, pure soggettato ad apoteosi.
  4. Il testo ha: Fair is foul, and foul is fair.