Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
24 | amleto |
ordir nulla contro la madre tua!... Abbandonala al Cielo; lascia alle pungenti spine, che s’ascondono nel di lei seno, la cura di punirla...! addio. Il lucido verme m’annunzia che il mattino è vicino, e lo splendor de’ suoi fuochi comincia a impallidire. Addio, addio, addio! ricordati di me. (scomparisce)
Am. Oh voi tutte, legioni dei cieli! Oh terra!... Chi accoppierò vosco?... L’inferno?... Anima mia, raffrenati... — E voi, muscoli del mio corpo, non invecchiate in questo istante; francheggiatemi e sostenete il mio peso sopra la terra. Ricordarmi di te! Sì, ombra adorata, finchè esisterà memoria in questo reo mondo. — Ricordarmi di te! Sì, e dal deposito della mia mente cancellerò tutte quelle frivole e insensate ricordanze, tutte le sentenze de’ libri, tutti i vestigi e le impressioni del passato, che la gioventù e la meditazione vi aveano scolpite; e il tuo comando solo sopravvivrà nel registro de’ miei pensieri, puro e intemerato d’ogni altra vile mistura. Sì, il Cielo ne attesto! Oh donna colpevole! Scellerato, ipocrita e perverso scellerato! Le mie carte... Ben è ch’io vi scriva, che un uomo può piaggiare, sorridere, ed essere un malandrino. Almeno un tal uomo (scrivendo) può trovarsi in Danimarca... Buon zio, tu stai qui. Ora la mia parola sarà «addio, ricordati di me». L’ho giurato.
Or. (dal di dentro). Signore, signore...
Mar. (egualmente) Principe Amleto...
Or. Lo protegga il Cielo!
Mar. Il Cielo lo protegga!
Am. Così sia!
Mar. Principe, principe!
Am. Vieni, amico, vieni. (entrano Orazio e Marcello)
Mar. Ebbene, mio nobile signore?
Or. Signore, quali novelle?
Am. Ah le più strane!
Or. Degno principe; diteci...
Am. No; le rivelereste.
Or. Non io, signore, pel Cielo!
Mar. Nè io, mio principe.
Am. Come dite voi dunque che il cuor dell’uomo avesse potuto pensarlo?... Ma sarete segreti?...
Or. e Mar. Sì, pel Cielo, signore.
Am. Non fu mai scellerato in tutta la Danimarca... che malvagio non fosse.
Or. Non occorreva, principe, che uno spettro sorgesse dal sepolcro per dirne ciò.