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18 amleto

La virtù stessa non isfugge ai colpi della calunnia; l’insetto rode le giovani rose di primavera, sovente ancora prima che l’odorosa loro boccia siasi dischiusa: ed è nel mattino della giovinezza, all’ora delle dolci rugiade, che i soffi contagiosi sono più frequenti. Vegliate su di voi; la sicurezza migliore è posta in un timor prudente: la gioventù diviene spesso la nemica di se medesima quando pure non ha altri nemici dintorno.

Of. Farò tesoro di queste savie massime, come d’altrettanti angeli salvatori. Ma, mio buon fratello, non siate come alcuni sacerdoti austeri e duri, non mi mostrate la strada aspra e spinosa che guida al cielo, mentre che, come ebbri senza fede e senza pensier dell’avvenire, camminano essi stessi nella via fiorita del diletto, nè alcun conto tengono delle loro proprie ammonizioni.

Laer. Non temiate ciò di me. Ma io m’intrattengo troppo. Ecco mio padre; (entra Polonio) una doppia benedizione è una doppia grazia. L’occasione mi arride per chiedergli un secondo congedo.

Pol. Ancor qui stai, Laerte! vergogna; al mare, al mare. Il vento gonfia i fianchi delle tue vele e tu solo sei aspettato. Ricevi la mia benedizione: e pensa a consolidar nella tua memori questi precetti: «Non dar lingua a’ tuoi pensieri, nè esecuzione ad alcuna idea mal maturata. Sii cortese e civile, ma non mai bassamente famigliare. Gli amici che hai adottati dopo sperimento, avvincili all’anima tua con legami di ferro; ma non prodigar la tua mano e le sue frivole carezze ad ogni conoscenza novizia e di fresca data. Evita con cura d’entrar in contestazioni; ma una volta entrato in esse comportati in modo che il tuo avversario ti schivi a sua volta. Porgi orecchio a tutti gli uomini, ma conserva la tua voce per un piccol numero; accogli tutte le censure, ma sii riservato ne’ tuoi giudizii. L’abito tuo sia bello quanto la tua borsa lo può pagare, ma non mai strano o ricercato; ricco e non fastoso, avvegnachè l’abbigliamento indichi spesso l’uomo, e i signori di Francia più distinti per nobiltà e per cariche abbiano in ciò gusto squisitissimo. Non prendere a prestito nè prestare ad altrui; chè sovente il prestatore perde il prestito e l’amico; e il togliere a prestito spegne l’amor della parsimonia. Ma a questo sopratutto bada: sii sincero con te stesso, e per la necessità mercè cui la notte segue il giorno, non potrai mai esser falso cogli altri uomini». — Addio; la mia benedizione faccia fruttificare questi precetti nella tua anima!

Laer. Umilmente mi accomiato da voi, signore.

Pol. Il tempo ti invita; va, i tuoi servi ti aspettano.