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notizie intorno a shakspeare | 27 |
place; ma il barbaro ecclesiastico, importunato dal pellegrinaggio dei tanti divoti alla memoria del grand’uomo, atterrò l’albero; più tardi fece spianare la casa, vendendone i materiali. Nel 1740 una società di eleganti signore inglesi erse a Shakspeare un monumento di marmo in Westminster, onorando così il poeta che avea tanto amato il bel sesso, e che disse nel Cimbellino: «L’Inghilterra è un nido di cigni posto nel mezzo d’immenso stagno».
Shakspeare era egli zoppo come lord Byron, Gualtiero Scott e le Preghiere, figlie di Giove? I libelli pubblicati contr’esso quando viveva non gli rinfacciano un difetto che doveva essere tanto visibile sulla scena. Lame (storpio) si dice tanto d’una mano quanto d’un piede; lame of one hand, lame of one foot (storpio d’una mano, storpio d’un piede); ma lame significa in generale imperfetto, difettoso, e s’intende anche in senso figurato. Che che ne sia, il giovinetto (boy) di Stratford, lungi dal vergognare della propria infermità, non ha paura di ricordarla ad una sua bella.
. . . . Lame by fortune’s dearest spite (1).
Shakspeare avrebbe avuto di grandi amori, contandoli dai suoi sonetti, che sommano a centocinquantaquattro. Guglielmo Davenant si gloriava d’esser figlio d’una bella ostessa che conduceva l’albergo della Corona in Oxford. Il poeta, nelle sue odi, bistrattò se stesso; e dice intorno alla propria persona tali verità, che non possono far piacere alle arbitre de’ suoi pensieri. Egli rimprovera a sé medesimo qualche cosa; ma se gema misteriosamente su la propria scostumatezza, o se si quereli della poca gloria che gli fu compartita, è quanto non può bene comprendersi. «Il mio nome è coperto d’ignominia (my name receives a brand). Abbiate pietà di me, e pregate il Cielo ch’io sia rigenerato, mentre, come paziente volontario berrò un antidoto di Eysell contro la mia infezione..... Non posso sempre confessarti ogni cosa, per paura che
- ↑ Zoppo (o difettoso che si voglia tradurre) per una gherminella vaghissima della fortuna