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atto quinto | 359 |
seno più bianco della neve, e scorrevole al tatto come l’alabastro delle tombe... (depone la spada) Ma pur deve morire; chè, vivendo, altri uomini tradirebbe... Estinguiam quella face; e con essa si spenga in lei il lume della vita... Se io ti estinguo, o debile fiamma che mi rischiari, potrò raccenderti, ove le tenebre m’increscano... ma una volta che tu sii estinta, tu, meravigliosa opera della benefica natura, di dove potrò io trarre la celeste scintilla che ti rianimi?... Quando t’avrò divelta dal tuo stelo, o amabile rosa, io non potrò più renderti lo spirito vitale che ti faceva sì fiorente... dovrai appassire... Ah! ch’io m’inebbrii anche una volta di te!... (baciandola) Oh alito balsamico, che persuaderesti quasi alla Giustizia di frangere la sua spada!... Un bacio ancora, un bacio... e tale ti serba, quale ora sei, dopo morte; ed io t’ucciderò, e ti amerò poscia eternamente... Un altro... sia l’ultimo... tanta dolcezza non fu mai sì fatale... M’è forza piangere... ma sono lagrime crudeli... è lo sdegno celeste che piomba su chi più ama. — Ella si sveglia...
Desd. Chi è là? Otello?
Ot. Sì, Desdemona.
Desd. Volete venire a letto, signore?
Ot. Avete pregato Iddio stanotte, Desdemona?
Desd. Sì, mio sposo.
Ot. Se vi risovvenite di qualche colpa, di cui non abbiate ancora, chiesto perdono al cielo e ottenuto grazia, fatelo tosto.
Desd. Oimè, signore, che volete dire con queste parole?
Ot. Obbedisci, e sii sollecita: io passeggierò la stanza intanto che la tua anima si apparecchia... perchè non vorrei ucciderla... no... il cielo me ne preservi...! non vorrei uccidere la tua anima.
Desd. Parlate voi di uccidermi?
Ot. Sì: così parlo.
Desd. Iddio mi abbia dunque compassione!
Ot. Amen, con tutto il cuore!
Desd. Se così dite, spero che non vorrete uccidermi...
Ot. Oh!
Desd. E nullameno rabbrividisco; perchè siete terribile allorchè i vostri occhi ruotano così infiammati... Perchè io tema non so, dappoichè sono monda di delitti... ma nullameno sento che temo...
Ot. Pensa a’ tuoi peccati.
Desd. L’amore che vi porto: ecco tutti i miei peccati.
Ot. Sì; e perciò devi morire.
Desd. Ma ciò è contro natura: essere uccisa per amarvi?...