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328 otello


Desd. Sono dolentissima di vedervi turbato.

(escono Otello e Desdemona)

Emil. Quanto mi rallegra di trovar questa pezzuola! (raccogliendola) Essa è il primo pegno d’amore che Desdemona ebbe da Otello; e il mio balzano sposo mille volte mi sollecitò perch’io glie ne rubassi. Fedele però alla preghiera del Moro di conservar questo pegno, esso è a lei tanto caro, che sempre lo porta con sè; e mille volte lo bacia, e mille gl’indirizza la parola. Voglio pigliarlo per darlo a Jago. Ma a qual uso se ne vorrà valere? il Cielo lo sa; io l’ignoro. Basta bene ch’io compiaccia alle bizzarrie del mio consorte.     (entra Jago)

Jago. Come qui? che fate qui sola?

Emil. Non mi garrite, che ho una cosa per voi...

Jago. Per me?... Oh! è cosa comune a molti...

Emil. Qual cosa?

Jago. Avere una pazza per moglie.

Emil. E questo è il mio premio! Che mi darete voi per quella pezzuola?

Jago. Qual pezzuola?

Emil. Qual pezzuola! quella che il Moro diede a Desdemona, e per cui tante volte mi avete sollecitata.

Jago. Glie l’avete potuta finalmente involare?

Emil. No, in fede mia; ma per inavvertenza ella la lasciò cadere. Io, che era presente, la raccolsi: guardatela; è questa.

Jago. Oh l’aurea moglie! Datela a me.

Emil. A qual uso? Perchè con tanto ardore m’instigavate ad impossessarmene?

Jago. Che importa a voi di ciò?     (glie la strappa)

Emil. Se non è per bisogna di grande momento, rendetemela. Povera signora! ella darà in disperazione, quando s’accorgerà d’averla perduta.

Jago. Nascondete a tutti questo furto; esso m’è necessario: andate. (Emilia esce) Lascerò cadere questa pezzuola nella stanza di Cassio, affinchè egli medesimo la trovi... Cose di nessun momento divengono agli occhi dei gelosi autorità inconcusse, come quelle dei libri sacri... Questa produrrà grandi effetti... Già il Moro sente il veleno che gli ho stillato nell’anima... che la natura dei veleni è comune a questi atroci sospetti... Come di quelli, nel principio l’orma è leggiera... ma poco dopo divampa l’incendio; ed è incendio simile a quello che lo zolfo suole produrre nelle miniere... Questo avverrà... già l’ho detto... (Otello s’avanza) Eccolo... Va: nè l’oppio, nè la mandragola, nè tutti i