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14 | notizie intorno a shakspeare |
SECOLO DI SHAKSPEARE.
Il momento della comparsa di un gran personaggio debb’essere osservato, a fine di notare parecchie affinità di questo genio, o mostrare ciò che ha ricevuto dal passato, ciò che ha attinto nel presente; ciò che ha lasciato all’avvenire. L’immaginazione fantasmagorica della nostra età, che si vale di vapori ad impastar personaggi; questa immaginazione cagionevole, prendendo a schifo la realtà, si è creato un Shakspeare alla sua guisa, il figlio del macellaio di Stratford è un gigante caduto da Pelio ed Ossa in mezzo ad una società selvaggia, e più alto di quella cento e più cubiti. Shakspeare non è, come Dante, una cometa solitaria, che attraversò le costellazioni dell’antico cielo, tornò a’ piedi di Dio, e gli disse come il tuono: Son qui.
Il genere mistico e il romanzo non hanno diritto di cittadinanza nel dominio dei fatti. Dante apparì in un tempo che può essere chiamato di tenebre. La bussola guidava appena il navigante nelle conosciute acque del Mediterraneo; nè l’America, nè il passaggio alle Indie pel Capo di Buona Speranza erano stati scoperti; l’invenzione della polvere non aveva per anche cangiate le armi, nè quella della stampa il mondo; la feudalità pesava sull’Europa schiava con tutto il peso della sua notte ad essa soprastante.
Dante, venuto al mondo due secoli prima di Shakspeare, non vi trovò veruna cosa. La società latina spirata, avea lasciato una lingua bella, ma di una bellezza morta; lingua inutile all’uso comune, perchè non esprimeva più il carattere, le idee, i costumi e i bisogni della vita novella. La necessità d’intendersi avea fatto nascere un idioma volgare adoperato sui due lati delle Alpi meridionali, sulle due schiene dei Pirenei orientali. Dante adottò questo bastardo di Roma, che i dotti e i potenti sdegnarono riconoscere; lo trovò vagabondo tra le vie di Firenze, nudrito alla ventura da un popolo repubblicano