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generi di sostanze: uno che è forma, l’altro che è materia; o in altre parole la natura ha d’uopo d’una materia per le sue operazioni; per fare qualche cose vuolsi di che farla.
La materia può considerarsi in due modi — come potenza o possibilità, e come soggetto.
Come potenza, distinguesi in attiva e passiva. La passiva considerata assolutamente è identica all’attiva. Ora nell’universo, che è tutto quel che può essere, nè sarebbe tutto se non potesse essere tutto, la potenza e l’atto sono la medesima cosa. Quel che è tutto ciò che può essere è uno.
Come soggetto, una è la materia di cose corporee ed incorporee. Siccome nella natura nulla si fa per salto, ma tutto è collegato insieme, e vi ha un’analogia che unisce le cose tutte fra di loro, così affinchè la materia sia distinta in corporea ed in incorporea, è necessario che esista una cosa indistinta dalla quale procede la distinzione; e questa cosa indistinta costituisce il primo genere della categoria. Inoltre evvi nella materia ogni numero, diversità, bellezza, ornamento, e dall’altra parte nella forma sono comprese tutte le qualità. E le forme non sono ricevute dalla materia estrinsecamente, ma essa tutte le contiene e da essa per virtù dell’agente universale (efficiente) si estrinsecano.
Dal sin qui detto s’inferisce che principio e causa, materia e forma, anima e corpo, atto e potenza, sono uno, e come l’anima umana indivisibile è una, e non di meno presente in ogni parte del corpo da essa animato, così l’essere dell’universo è uno ed ugualmente presente in ogni individuo, parte e membro dell’universo; di modo che l’insieme, e ogni parte, sotto il punto di vista della sostanza non fanno che uno.