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voleva vedere la figliuola collocata, prima di chiudere gli occhi. Ma la Baby era ancora un po’ giovane per il matrimonio; e un po’ giovane e inesperto il marito. Questi, incantato del nuovo e piacevole giocattolo che gli avevano dato, voleva goderselo troppo e però la Baby ne rimase urtata e seccata; i suoi nervi si ribellavano, e il povero marito dovette rassegnarsi, e andare a Vienna per qualche tempo a fare l’addetto a quell’ambasciata.

E come prima avevano fatto le signore, quando era morta la mamma, adesso, partito il marito, cominciarono i campioni giovani e vecchi della galanteria veronese a montar la guardia attorno alla Castelguelfo. E di giorno, e di sera, essa non era mai sola; il suo salottino, il palco, la villa, erano sempre pieni di gente. Tutta gente che le faceva una corte assidua e chiassosa: tutta gente che si era innamorata di lei, perchè l’innamorarsene era di buon genere, e perchè i «nervi che si ribellavano» promettevano il quieto vivere e l’uguaglianza.

E la Baby, scintillante di giovinezza, colta, in-