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IV.
Gli amici di Andrea avevano tentato di tenergli nascosta, almeno per qualche tempo, la dolorosa notizia; egli la indovinò subito dai loro volti abbattuti e dalle loro risposte dubbie e contradditorie. Allora la disperazione del giovane non ebbe più ritegno, e fra i gemiti ed i singhiozzi, e imprecando contro tutto ciò in cui egli aveva creduto, confidò al Renzanico ed al Castiglioni le segrete speranze del suo cuore, che quella morte atroce, quel delitto, quell’assassinio suo, venivano a distruggere per sempre.
Che conforto ci poteva essere per un dolore così grande?... Nessuno: il tempo solamente gli avrebbe ridata la pace.