Pagina:Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu/47


baby 47


I padrini del Parabiano si presentarono alle undici precise. Erano due ufficiali; e Andrea notò subito la delicatezza del suo avversario, che non avea mandato per isfidarlo alcuno di que’ suoi compagni che erano la sera innanzi al Caffè Dante.

— So bene, — egli disse loro, — a che cosa devo attribuire l’onore di una simile visita. — Poi dichiarò di essere pronto a dare la chiesta soddisfazione, e di avere scritto al conte Renzanico e al marchese Castiglioni (i quali si sarebbero trovati al Club dalle dodici al tocco) affidando ad essi il più ampio mandato per definire lo spiacevole incidente; e fe’ intendere bene quella parola spiacevole.

I due ufficiali, senza aggiungere parola, salutarono il Santasillia inchinandosi con fredda cortesia, e si ritirarono stringendogli la mano che egli aveva loro offerta, nell’accompagnarli fino all’anticamera.

— Che musi! e come hanno preso sul serio la loro parte! pensò il giovanotto mettendosi a far colazione.