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allora l’avrebbe perduta; perduta per sempre! — In quella febbre angosciosa fe’ per pregare.... ma che?... — la sua preghiera non verrebbe ascoltata!... Si rizzò a sedere sul letto, pallido, la fronte in sudore, il petto anelante. L’angoscia di quel momento, la lotta che si agitava in lui, fra la sua fede e l’onor suo di gentiluomo, era terribile....
— Ma non vado incontro all’avversario coll’odio nel cuore, — pensò — vado col desiderio più vivo di fare la pace. Non sono le intenzioni che contano?... Dunque, migliori delle mie, non potrebbero essere certamente!. — Quietata un po’ la coscienza, riuscì a prender sonno. Per altro, dormì male assai; fe’ sognacci tutti pieni di assassinî, di ammazzamenti. L’Adele era già maritata; egli dovea battersi col marito di lei, poi con suo padre, poi l’aveva perduta per sempre. Si risvegliò in sussulto, ansante, e il pensiero che gli venne subito del duello, in quel primo momento, lo atterrì, nè ritornò la quiete al suo spirito se non colle prime spere di luce, annunziatrici del nuovo giorno.