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certi precetti! — pensò il Santasillia, ch’era già entrato in letto, e cominciava a rivoltarsi un po’ inquieto sotto le coperte... — E lui, in tal caso, perchè andava a messa, dal momento che ne dovea ridere?... — Perchè lui era credente... — Credeva?... Dunque era convinto di far peccato?!...

E allora, nel buio silenzioso in cui era avvolto, la coscienza del giovane cattolico gli risollevò dinanzi al pensiero scrupoli e dubbi che la vita mondana aveva assopiti, ma non aveva spenti nell’animo suo.

— Perchè gli era mai venuto in mente di entrare in quel Caffè!... Rifiutare il duello ad ogni costo, fare scuse, ecco quali sarebbero stati i precetti della Chiesa!... Ah no, egli si sarebbe piuttosto rassegnato ad andar dritto all’inferno, non c’era verso!...

— E se invece di esser punito coll’inferno, egli fosse stato punito, per quella colpa, col perdere l’Adele?... — Il giovane trasalì, dubitò, credette, per un momento, che la fanciulla dovesse essere il premio del suo sacrifizio. — Dio, Dio: