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Ma invece il Santasillia non gli aveva manco badato. Egli cominciò a sfogliare l’Illustrazione, il Pasquino, mentre sorbiva il thè; ma co’ pensieri era quasi sempre fisso in Via Santa Eufemia e, se si moveva di là, era per correre ancora più lontano, più lontano assai, a Bordighera o a San Remo.
E, in sulle prime, non si accorse nemmeno che due o tre giovanotti, entrati da poco nel Caffè, e sedutisi a un tavolino presso la porta, vicino al suo, avevano cominciato a guardarlo bieco, ad ammiccarselo fra loro ed a ghignare: ma se ne accorse, per altro, dopo qualche momento che durava il giochetto; tuttavia continuò impassibile a sorbire il thè e a sfogliare le gazzette.
Gli altri s’indispettirono per quell’altera sicurezza, ghignarono più forte, e le parole gesuita, abatino, coa, gli giunsero bene all’orecchio, accompagnate da epiteti altrettanto espressivi, quanto poco parlamentari.
Andrea chiamò forte il cameriere; pagò, scambiando qualche parola con lui e sorridendo; si