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V.

Il giorno dopo, di buon mattino, la contessa Orsolina si era precipitata ansante nella bottega della fruttaiola.

— «Trovatemi una donna qualunque, magari in prestito, che venga almeno per le faccende più grosse. Ho la mia bambinaia in letto, colla febbre. Anche questa mi doveva accadere!... E proprio oggi, figuratevi! che avevo un pranzo di dodici persone!»

— «Si troverà in un bell’impiccio, beata Vergine!»

— «Per gl’invitati, pazienza! Ho mandato a dire che invece pranzeranno con noi la vigilia di Natale.»