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miei poveri morti, il mio dovere e la mia dignità. È successo che per lei ho rinnegato Dio e la mia fede: è successo che per lei sono disonesto e traditore. Ero un uomo rispettato; avevo consacrato l’ingegno e la vita per un ideale alto, per un’opera grandemente generosa, e lei mi ha fatto mancare a tutto ciò, per rendermi lo zimbello suo e dei suoi stupidi corteggiatori. Ecco, che cosa è successo! Avevo forza e coraggio e ora sono debole e vile al punto da chiedere pietà pel mio strazio a lei, alla Baby! che pure so essere senza pietà. E siccome lei ride, ride sempre, non fa altro che ridere, e non sa, non vede, non osserva nulla, così glielo dico io: questo è successo!
Le parole di Andrea erano rotte dai singhiozzi; e un pochino anche la Castelguelfo cominciava a commuoversi.
— Coraggio, Andrea, coraggio e... ragioniamo; cerchiamo di ragionare insieme. Non posso proprio dire che mi faccia complimenti stasera, ma le perdono tutto perchè sento di aver molta,