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la pace serena, la muta contemplazione del fumo della spagnoletta, che usciva lento come il respiro, fra le labbra socchiuse della Baby.
Certe volte, quando il rapimento di Andrea sembrava più intenso, la Contessina lo interrompeva a un tratto, mormorando con un piccolo sbadiglio: — Dio, Dio! com’è seccante la campagna! Ha proprio ragione il mio Giuliano di rimanersene a Vienna! — Andrea, allora, la guardava addolorato; ma mentre il Baldi protestava galantemente «che se fosse stato lui nel suo Giuliano, sarebbe rimasto sempre a Castelguelfo», lo sbadiglio della Baby pareva mutarsi in un sospiro di tenerezza, in un saluto, in un invito misterioso del cuore a un’immagine cara e lontana.
Dal picco della quercia si dominava bene tutto il palazzotto, e ogni sera, quando erano vicine le dieci, si vedeva rischiararsi una camera del primo piano.
— Ecco la Gege — era il nome della cameriera — che accende la veilleuse! — aveva escla-