Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
120 | baby |
In quei giorni la Baby, com’era sua abitudine di ogni anno, aveva abbandonato Verona per recarsi alla villa di Castelguelfo: un vecchio palazzotto, innalzato sopra un dirupo enorme, che sporgeva nel lago di Garda. E la tiepidezza dolce del settembre penetrava misteriosa nel cuore della giovane donna, mentre la serenità placida del lago, azzurro e nitido, come una meraviglia orientale distesa ai piedi delle Alpi, infondeva nel suo spirito un raccoglimento affettuoso.
Ma pure, la solitudine della campagna non le piaceva punto e spesso era anche annoiata.
— Infine, — pensava qualche volta, — Giuliano deve trovarsi bene a Vienna perchè non parla più di ritornare! — E come avea fatto presto a consolarsi della sua lontananza!... Ciò faceva proprio credere che Giuliano forse le avea voluto bene, ma che non era mai stato innamorato... — Di tanta gente ch’ella avea conosciuta, suo marito era il solo che non avea perduta la testa per lei!... — Avrebbe però voluto scoprire a chi faceva la corte a Vienna, e conoscere la sua rivale... e fors’anche le sue ri-