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non vi andava altro che di giorno e quando sapeva che la Contessina sarebbe stata sola. E in quell’intimità affettuosa, egli ritrovò un nuovo conforto: quello di aprire il cuore alla giovane cugina e confidarle l’angoscia, lo spasimo dei suoi rimorsi, l’alta e forte idealità del suo amore; tutto ciò che aveva sofferto, tutto ciò ch’egli aveva sperato. E le raccontava quando e come si era incontrato la prima volta, ai Santi Apostoli, coll’Adele «che indossava un abito di percallina bianca, sparso di fiorellini azzurri.» E le ripeteva le ansie delle notti terribili, quando egli spiava la vita della sua cara fanciulla, mirando una finestra lontana, illuminata, che risplendeva sola fra le tenebre; e le disse ancora, piangendo, com’egli avea veduto contraffatto dalla morte quel viso tanto adorato.

La Baby lo ascoltava muta, raccolta, e spesso i suoi occhi si facevano umidi, lucenti per le lacrime. Una volta sola essa aveva interrotto Andrea: quando egli le avea detto che l’Adele era bionda.