Pagina:Rousseau - Il contratto sociale.pdf/52


— 50 —


volontà generale è sempre giusta, e perchè tutti vogliono costantemente la felicità di ciascuno di loro se non perchè niuno evvi che non si approprii questa parola ciascuno, e che non pensi a se stesso votando per tutti? Ciò prova che l’uguaglianza di diritto e la nozione di giustizia che essa produce, derivano dalla preferenza che ciascuno si attribuisce e per conseguenza dalla natura dell’uomo; che la volontà generale per essere veramente tale dev’esserla e nel suo obbietto e nella sua essenza; che deve partire da tutti per applicarsi a tutti, e che perde la sua naturale rettitudine allorquando tende a qualche oggetto individuale e determinato, perchè allora giudicando di ciò che ci è strano non abbiamo nessun vero principio d’equità che ci guidi.

Infatti non appena trattisi di un diritto particolare sovra un punto che non sia stato regolato da una convenzione generale ed anteriore, che l’affare diviene contenzioso; è un processo in cui i particolari interessati formano una delle parti ed il pubblico l’altra, ma in cui io non vedo nè la legge da seguir-