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Riguardo ai comizi per curie, in cui la sola plebaglia di Roma formava la maggioranza, siccome quelli non giovavano ad altro fuorchè a favoreggiare la tirannide ed i malvagi disegni, dovettero cadere in disgrazia, astenendosi i medesimi sediziosi dal calcare una via che troppo in chiaro metteva i loro disegni. Egli è certo, che tutta la maestà del popolo romano non appariva se non nei comizi per centurie, i quali soli erano pieni, poichè nei comizi per curie mancavano le tribù rustiche, e nei comizi per tribù mancavano il senato ed i patrizi.

Il modo di raccogliere i suffragi era presso i primi Romani semplice al par dei loro costumi, quantunque meno semplice ancora che in Isparta. Ciascuno dava il suo suffragio a voce alta, ed un cancelliere lo scriveva a mano a mano che si pronunciava: la maggioranza delle voci in ogni tribù determinava il suffragio della tribù: la maggioranza delle voci infra le tribù determinava il suffragio del popolo, e così dicasi delle curie e delle centurie. Questa usanza era buona fintantochè regnava fra i cittadini