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corpo, che resistendo a quella del principe,
le mantenga pari amendue, così tardi o tosto
deve avvenire, che il principe opprima alla
fin fine il sovrano, e rompa il trattato sociale.
È questo il vizio inerente ed inevitabile,
che fin dal nascere del corpo politico
tende continuamente a distruggerlo, come
la vecchiezza e la morte distruggono finalmente
il corpo dell’uomo.
Sonvi due vie generali, per cui un governo degenera, quando cioè si ristringe o quando lo stato si dissolve.
Il governo si ristringe quando passa dal gran numero al piccolo, cioè dalla democrazia alla aristocrazia, e dalla aristocrazia
Grecia fioriva in preda alle più crudeli guerre, il sangue si versava a torrenti; e tutto il paese era coverto d’uomini, «Pareva, dice Machiavelli, che fra le stragi, le proscrizioni e le guerre civili la nostra repubblica divenisse più potente: la virtù de’ suoi cittadini, i loro costumi, e la loro indipendenza erano più efficaci per rinvigorirla che non tutti i suoi dissidii per farla debole». Un po’ di agitazione dà dell’elasticità alle anime, ed è la libertà e non la pace che faccia veramente prosperare la specie.