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sudditi non cambia, e ciascuno sopporta
egualmente tutto l’imperio delle leggi, mentre
che il suo suffragio, ristretto a un centomillesimo
, ha dieci volte meno d’influenza
nella loro compilazione. Allora il suddito
rimanendo sempre uno, il rapporto del sovrano
aumenta in ragione del numero dei
cittadini. Dal che ne viene che, più lo stato
si amplia e più diminuisce la libertà.
Quando io dico che il rapporto aumenta, io m’intendo che s‘allontana dall’uguaglianza. Così più il rapporto è grande nel senso dei geometri, e minor rapporto evvi nel senso comune: nel primo il rapporto considerato secondo la quantità, si misura dall’esponente, e nell’altro considerato secondo l’identità, si valuta dalla similitudine.
Ora, meno le volontà particolari si rapportano alla volontà generale, cioè i costumi alle leggi, e più la forza reprimente deve aumentare. Dunque il governo per esser buono, debb’essere relativamente più forte secondo che il popolo è più numeroso.
Altronde, l’ingrandimento dello stato dando ai depositarii della pubblica autorità maggiori