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dimodochè la supplico a rispondermi subito quale sarebbe la somma maggiore cui potrebbe arrivare l’impresa; così io posso cercare tutti i mezzi per scritturarli. Pel terzo soggetto, anche a questo ho pensato; per cui non mi fa bisogno che la di lei risposta precisa e definitiva. In attesa dunque de’ suoi pregiati caratteri, le attesto di bel nuovo il mio desiderio che nutro per impiegare i miei scarsi talenti al servizio della mia Patria alla quale non mancherò certamente mandare una mia opera. Sono ecc.

Una copia è nella Oliveriana di Pesaro; miscell. rossiniana del professor Vanzolini


Ad ANTALDO ANTALDI. — Pesaro.


Napoli, 10 marzo 1818.


Ill.mo Signore, Essendo io ammalato, non posso a lungo dettagliare quanto abbisognerebbe pel nostro proposito. Le ripeterò che mad. Colbran e il Nazzari non si sono ancora impegnati per altri teatri, perchè aspettano che V. S. mi dicesse al più la somma che per loro sarebbe stata disponibile. La di lei risposta nulla decide su questo interessante punto ed io non posso mandarle le loro pretese, perchè grandi sarebbero per il loro merito e non uniformi alle forze dell’impresa. Se lei non mi dice a posta corrente il tutto, perderemo questi soggetti i quali non si possono rimpiazzare...

Una copia è nella Oliveriana di Pesaro; miscell. rossiniana del professor Vanzolini.